La American Association of Equine Practitioners di Lexington, associazione di veterinari statunitensi, ha annunciato l’inizio di uno studio che potrebbe rivelarsi molto interessante nel campo della prevenzione contro gli infortuni.
Grazie a un potente finanziamento da 1 milione di dollari messo a disposizione da aziende produttrici di apparecchiature per la biotecnologia, sono stati resi disponibili 700 sensori biomedici che dovrebbero segnalare preventivamente quando ci sono le condizioni fisiologiche per possibili danni all’apparato muscoloscheletrico.
I fondi sono a disposizione dei proprietari dei 700 cavalli di due anni che hanno aderito su base volontaria alla ricerca. I sensori verranno indossati dai cavalli durante i workout in pista e i dati che raccoglieranno verranno raccolti su base settimanale.
I sensori biometrici hanno dimostrato di essere promettenti strumenti di allarme precoce nell’identificazione dei cavalli da corsa a maggior rischio di lesioni muscoloscheletriche. Questi sensori sono progettati per acquisire dati sui modelli di movimento di un cavallo durante eventi ad alta velocità. Alla raccolta-dati che durerà un anno, hanno aderito sei diversi produttori di sensori: Alogo Analysis; Arioneo; Equibase/Stable Analytics; Equimetrics; Garmin; StrideSafe.
Non ci resta che attendere i dati che, grazie a quanto rilevato dai sensori, ci indicheranno come contenere gli infortuni e rendere lo sport più sicuro per tutti i cavalli.